CATRIA E NERONE
Presentato il logo della Ciclovia Appenninica Alte Marche
Nove i Comuni coinvolti: Acqualagna, Apecchio, Arcevia, Cantiano, Cagli, Frontone, Piobbico, Sassoferrato e Serra Sant'Abbondio

〉 CAGLI 14 nov 2020 / 18:15

In Italia si pedala, eccome. I dati relativi al 2018 del 1° Rapporto “Cicloturismo e cicloturisti in Italia” di UNIONCAMERE-ISNART-Legambici-Legambiente, sorprende in positivo. Le presenze cicloturistiche rilevate nel 2018 sono pari a 77,6 milioni, pari all’8,4% dell’intero movimento turistico in Italia. Si tratta, cioè, di oltre 6 milioni di persone che hanno trascorso una o più notti di vacanza, muovendosi o comunque utilizzando la bicicletta.

Le presenze dei cicloturisti, nel più vasto orizzonte della vacanza attiva, sono aumentate del 41% nel quinquennio 2013-2018. Sempre secondo i dati ISNART-Legambiente 2020, in Italia nel 2019 sono state vendute 1,7 mln di biciclette (3 al minuto), e quasi 2 milioni di italiani la usano come mezzo di trasporto quotidiano. La pandemia ha accelerato il fenomeno e ci si auspica che il trend nell’utilizzo di questo mezzo totalmente sostenibile, soprattutto in città, venga mantenuto e non si ritorni all’uso del mezzo privato. Sempre secondo i dati del 2° Rapporto ISNART-Legambiente, nel 2019, il cicloturismo – comprendendo turisti italiani e stranieri – ha generato quasi 55 milioni di pernottamenti, corrispondenti al 6,1% del totale – con un leggero calo quindi rispetto al 2018 – e generando una spesa complessiva di 4,7 miliardi di euro, pari al 5,6% del totale, di cui 3 miliardi generati dalla componente internazionali dei turisti. Nel Rapporto 2020 si evidenzia come le Marche si stiano posizionando come regione in cui il trend del cicloturismo sta superando la media nazionale. Se si considera quanto a livello regionale si sta già muovendo, con la programmazione dei fondi europei 2014-2020 in fase di attuazione, presto si potrà avere disponibile una rete di servizi molto più strutturata ad accogliere i cicloturisti.

A livello regionale, Marche Outdoor rappresenta la precisa volontà di incentivare più diffusamente la rete cicloturistica nella Regione al 2° posto nel mondo come destinazione Best in Travel 2020 di Lonely Planet. I territori si stanno velocemente muovendo, dimostrando un interesse e un’attenzione al turismo lento su due ruote che, se sostenuto, sarà il punto cardine del turismo marchigiano del futuro.

In questo quadro molto positivo, la Ciclovia Appenninica Alte Marche diventa realtà, ma soprattutto è la prima ciclovia delle aree interne della Regione ad essere realizzata. Con grande soddisfazione, il Presidente della Provincia, Giuseppe Paolini, ci tiene a rivendicare un successo che fa parte del consolidato percorso della Strategia delle Aree Interne (SNAI) dell’Appennino basso pesarese e anconetano: “Per questo importante lavoro di squadra, un ringraziamento va agli amministratori e ai tecnici per il lavoro costante degli ultimi anni che permette a questa area di grande bellezza e con un enorme patrimonio naturalistico e storico-culturale di essere ancora più valorizzata con la fruizione ciclistica”.

La futura Ciclovia avrà un percorso ad anello, dieci tratti da percorrere singolarmente o interamente, che collegheranno i 9 Comuni della SNAI: Acqualagna, Apecchio, Arcevia, Cantiano, Cagli, Frontone, Piobbico, Sassoferrato e Serra Sant’Abbondio. “Avere la possibilità di fruire di questi percorsi ciclabili – afferma il Presidente dell’Unione Montana del Catria e Nerone, Alberto Alessandri – è fondamentale non solo per accogliere i ciclisti sempre più numerosi, ma anche perché questi percorsi permettono di collegare tutti i comuni della SNAI e quindi favoriscono la promozione del territorio collegando gli Asili dell’Appennino, l’ospitalità diffusa, l’escursionismo e l’enogastronomia, tutti elementi di grandissima potenzialità, tanto più se promossi in sinergia”. Questi territori sono chiaramente vocati a un turismo esperienziale, che include la valorizzazione dei percorsi escursionistici e naturalistici, del patrimonio storico e culturale, delle enormi potenzialità legate alla promozione sia enogastronomica che alogastronomica con gli eventi di valorizzazione degli abbinamenti del tartufo con alcune birre eccellenti prodotte localmente. Questo è il periodo in cui Acqualagna celebra il suo pregiatissimo tartufo e se a causa della pandemia l’evento tradizionale è annullato, la manifestazione è stata ripensata e si è pronti ad ospitare chi viene ad acquistare o gustarsi a pranzo un buon piatto a base di tartufo.

I percorsi della Ciclovia attraverseranno e collegheranno i luoghi valorizzati dalla Strategia dell’Appennino basso pesarese e anconetano, come gli Asili d’Appennino o i percorsi del futuro Geoparco, adatti ad una fruizione ampia, soprattutto rivolta alle famiglie, che stimoleranno ancora di più gli amanti del turismo slow a venire nelle Alte Marche. L’intero percorso sarà completamente tabellato, in accordo con le linee guida regionali appena emanate, e messo in sicurezza, inoltre in ogni comune verrà predisposta una stazione bike point per informazioni, assistenza meccanica e ricarica per e-bike con possibilità di affittare biciclette a pedalata assistita. La Strategia ha come obiettivo quello di migliorare l’accessibilità sia per i residenti che per i cicloturisti con azioni legate al trasporto locale che permetteranno, quindi, a chi vorrà spostarsi parzialmente in bicicletta di fruire di modalità di trasporto pubblico, anche a chiamata, in modo da raggiungere le varie località. Si sta cercando di avviare al più presto il progetto di installazione di colonnine dove sarà attivo il sistema di cardio protezione per garantire di pedalare in serenità e di essere prontamente soccorsi in caso di necessità. A coordinare il progetto Ciclovia la società AG Eventi di Alessandro Gualazzi di Urbino e per la parte tecnica lo Studio Tecnico Pieri di Cagli.

La massima attenzione per questa progettualità è evidente anche con l’affidamento della grafica e della comunicazione che sono andati aggiudicati a EIKON di Fossombrone, professionisti di altissimo livello nel settore. Il logo si racconta visivamente nell’acronimo CAAM (Ciclo Appenninica Alte Marche) con il profilo stilizzato che richiama i paesaggi dell’area interna, cogliendone cromaticamente le tonalità. “Su questa progettualità la Giunta dell’Unione Montana del Catria e Nerone, capofila della SNAI, punta tantissimo – ci spiega Massimo Cardellini, assessore al Turismo dell’Unione Montana – è uno dei primi progetti avviati e completati dai nuovi amministratori e sarà la chiave di volta della promozione del nostro brand Alte Marche appena presentato e su cui puntiamo per il rilancio dell’intera area interna”.

Non appena saremo tutti più liberi di muoverci, prepariamoci a pedalare nelle Alte Marche, ne vale la pena.

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