UNIVERSITÀ
È Giorgio Calcagnini il nuovo rettore dell’Università “Carlo Bo” di Urbino
〉 URBINO | 4 ott 2020 / 13:03 |
Nel suo 514° anno l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo elegge il nuovo Rettore: al biologo Vilberto Stocchi succede l’economista Giorgio Calcagnini, che per sei anni ha ricoperto il ruolo di Prorettore Vicario e sulla cui candidatura unitaria si sono ritrovate concordi tutte le componenti dell’Ateneo.
Nonostante l’esito scontato della votazione, la convergenza sul professor Calcagnini è stata confermata da una grande partecipazione al voto: lo spoglio delle schede, terminato alle 14 di venerdì 2 ottobre, ha visto alle urne 277 docenti su 329 aventi diritto al voto (84%), 287 tecnici amministrativi su 393 (73%) e 6 dei 10 membri del Consiglio degli Studenti (60%). Un’affluenza complessiva dunque del 77%.
Dei 570 votanti totali, 523 le preferenze per Giorgio Calcagnini, pari al 91,8%, 32 le schede bianche (5,6%) e 15 le schede nulle (2,6%).
“Vorrei innanzitutto esprimere il mio più sentito ringraziamento alle elettrici e agli elettori che mi hanno affidato oggi il compito di succedere al prof. Vilberto Stocchi come nuovo Rettore del nostro Ateneo di Urbino e a coloro che con suggerimenti e idee hanno contribuito a costruire il mio programma” è la prima dichiarazione del nuovo Rettore. “Gli ultimi sei anni come Prorettore Vicario mi hanno permesso di crescere nella consapevolezza dell’importanza che il nostro Ateneo svolge nel mondo della formazione e della ricerca, ma anche per il territorio. Sono stati una scuola che mi ha arricchito con un bagaglio di strumenti e sensibilità alle esigenze di chi lavora e studia in università che torneranno utili per la definizione delle politiche da portare avanti nei prossimi sei anni. Anche di questo ringrazio il Rettore Stocchi. Credo che anche l’esperienza di questi sei anni, e il forte senso di responsabilità di tutti, abbia portato i Dipartimenti a confluire verso la mia come una candidatura unitaria.
Un ringraziamento particolare va poi a tutti i docenti e al personale tecnico amministrativo che non hanno risparmiato energie per garantire le migliori condizioni di marcia ad un percorso per forza di cose accidentato, attraverso l’impegno giornaliero, la disponibilità a collaborare, e l’uso esteso, spesso nuovo per molti di noi, delle attività in modalità smart working. Sono state nel contempo acquisite nuove competenze e sperimentati inconsueti modelli organizzativi e gestionali, che risulteranno oltremodo utili anche quando la situazione emergenziale attuale potrà avviarsi verso l’auspicata normalità. È stato un anno accademico difficile quello che si sta concludendo a causa della pandemia e ci aspetta una importante sfida per il futuro che ha portato, con forte senso di responsabilità dei Dipartimenti, a confluire verso la mia come una candidatura unitaria. Il Rettore Stocchi lascia l’Ateneo in ottima salute sul piano economico, ma anche per quanto riguarda la dinamica delle immatricolazioni. Sono stati inoltre avviati diversi progetti infrastrutturali, basti solo ricordare la ristrutturazione del Campus Mattei (ex Sogesta) e la nuova sede di Scienze Motorie, che andranno completati e che permetteranno al nostro Ateneo di essere competitivo e di offrire migliori servizi agli studenti. Naturalmente metterò anche le mie specifiche professionalità al servizio dell’Ateneo che, per sua tradizione, è multidisciplinare”.
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