Oggi 16 gennaio è ‘Blue Monday’: ecco la storia del giorno più triste dell’anno

Anche quest’anno siamo giunti al Blue Monday, il lunedì, anzi il giorno in assoluto più triste dell’anno. Scopriamo insieme come ebbe inizio questa leggenda dedicata al giorno più deprimente dell’anno, chiarendo fin dal principio che si tratta di un concetto pseudoscientifico e che gli scienziati veri lo considerano semplicemente una sciocchezza.

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L’idea originale di istituire il giorno più triste dell’anno venne ai creativi di “Sky Travel”, (canale TV specializzato in viaggi, pubblicità di agenzie di viaggi e documentari di viaggio, attivo dal 2003 al 2010). L’idea del Blue Monday è sopravvissuta alla motivazione per cui fu creata, grazie al fatto di suscitare una certa curiosità nell’opinione pubblica.

Nel 2005, Cliff Arnall, all’epoca un insegnante presso il Centro per l’apprendimento permanente collegato alla Cardiff University, in un comunicato stampa rese nota questa sua teoria sul fatto che potesse esistere un giorno più deprimente di tutti gli altri e dichiarò che, secondo i suoi calcoli, nel 2005 la data incriminata sarebbe stata quella del 24 gennaio. La notizia curiosa rimbalzò sui media e venne avallata da un certo numero di nomi più o meno autorevoli, che si scoprì in seguito essere stati pagati per apporre la loro firma alla stramba teoria.

Il quotidiano britannico The Guardian pubblicò anche una dichiarazione della Cardiff University in cui l’istituzione si dissociava apertamente dalle teorie di Arnall… ma ormai il guaio era fatto, il Blue Monday era diventato una di quelle “leggende metropolitane” dure a morire. Fioccavano già consigli su come affrontarlo al meglio e testimonianze di come influenzasse l’umore delle persone!

IL CALCOLO ANNUALE SULLA DATA ESATTA DEL BLUE MONDAY

L’inventore del particolare giorno in cui tutti sarebbero più tristi e depressi, non mancò di elaborare una formula per calcolare la data esatta del Blue Monday ogni anno. In realtà questa data presumibilmente cade il terzo lunedì di gennaio; ma, se volete la formula, è nell’immagine che illustra l’articolo. Dovrete prendere in considerazione per il calcolo: le condizioni atmosferiche (W), la differenza tra i debiti accumulati e la capacità di pagarli (D) la distanza dal Natale (T), il tempo trascorso dall’inizio del nuovo anno in cui non si è ancora riusciti a mettere in atto i buoni propositi (Q), il livello motivazionale (M), la sensazione della necessità di agire (Na). Nel comunicato stampa non è stato indicato a cosa corrispondesse il simbolo “d”, ma forse è irrilevante?

 

Oggi vi sentite tristi comunque? Abbiate pazienza, sempre secondo Arnall esiste anche un giorno più bello, positivo e allegro dell’anno: ne riparleremo in estate…

 

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