NUOVA ORDINANZA
Marche: mascherina obbligatoria H24 anche all’aperto in tutta la regione e tamponi rapidi nelle scuole
Incontro in Regione fra Acquaroli e i vertici della sanità

〉 ANCONA 4 ott 2020 / 12:45

Obbligo di mascherina h24 anche all’aperto nel caso di assembramenti attivo delle 00.00 di stanotte; tamponi rapidi a disposizione delle scuole. È cominciato con una riunione operativa con i vertici della Sanità marchigiana il primo giorno del nuovo presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli a Palazzo Raffaello.

«Una delle priorità per tutti i cittadini marchigiani – ha esordito Acquaroli – è tenere sotto controllo l’evoluzione del Covid senza creare allarmismi, ma pronti ad affrontare una ripresa della pandemia che sta interessando anche il nostro territorio. È necessario esaminare i dati epidemiologici per capire quali provvedimenti prendere. Insieme alle autorità sanitarie, abbiamo valutato l’opportunità di una ordinanza che, a partire dalle ore 00 del 4 ottobre, renderà obbligatoria la mascherina, durante l’intera giornata su tutto il territorio regionale oltre che come già previsto nei luoghi pubblici al chiuso, anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari, ecc) in caso di formazione di assembramenti anche di natura spontanea e o occasionali. L’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei 6 anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria e/o sportiva.

L’intento non è quello sanzionatorio, ma di una responsabilizzazione di tutti i cittadini: ognuno di noi può contribuire alla prevenzione sulla quale dobbiamo continuare a tenere alta la guardia. A questo scopo l’Asur si è dotata di tamponi rapidi che potranno essere utilizzati già dai prossimi giorni per eventuali casi sospetti anche nelle scuole per accorciare i tempi di risposta. L’attenzione è molto alta sul settore scolastico: il 18 ottobre è stato fissato come termine entro cui valutare a livello nazionale e regionale le effettive conseguenze a seguito dell’inizio delle lezioni in classe.

Per quanto riguarda il Covid Center a Civitanova Marche, nessuna pregiudiziale ideologica. Con gli operatori faremo una valutazione tecnica costante e stabiliremo i criteri in base ai quali valutare l’eventuale riapertura. Al momento la situazione resta sotto controllo: sono 4 i pazienti ricoverati in terapia intensiva e 2 in subintensiva. Abbiamo verificato, in ogni caso, che due moduli del Covid Center, con 28 posti letto, sono pronti all’utilizzo, il sistema di sorveglianza è attivo e i macchinari vengono controllati costantemente. La struttura c’è, speriamo che non serva, ma se dovesse servire la utilizzeremo”».

Prima della riunione incontrando i giornalisti il presidente ha elencato anche le altre priorità: «Le cosa da fare sono tantissime – ha sottolineato – dalla lotta alla pandemia alla ricostruzione post terremoto, dalle infrastrutture alla crisi del lavoro e delle attività produttive anche in conseguenza del Covid. I dati delle imprese marchigiane per il secondo trimestre sono molto allarmanti. Dobbiamo discutere subito le strategie da intraprendere anche intorno al Recovery Fund. Insomma i temi sono tanti e li affronteremo tutti a seconda delle priorità e dell’emergenza».

Per assembramento, si intende ogni agglomerato con più di 2 persone dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro.

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