Montefeltro: la Regione Marche dice No alla secessione di Montecopiolo e Sassofeltrio «L'Assemblea legislativa considera inattuale il voto di 12 anni fa, i cittadini ci stanno chiedendo di dire NO, molti abitanti hanno cambiato idea. Il distacco sarebbe controproducente e anacronistico, occorre puntare al miglioramento dei servizi».

Via libera oggi in Consiglio regionale alla mozione contraria al passaggio in Emilia Romagna dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio. L’atto di indirizzo, presentato dal consigliere regionale Andrea Biancani, primo firmatario, e dalla maggior parte dei consiglieri della maggioranza, esprime la posizione contraria dell’Assemblea legislativa, impegnando la Giunta regionale a manifestarla tempestivamente al Governo.

Dopo 12 anni il risultato del referendum, al quale risposero 1532 votanti su 2397 aventi diritto, viene considerato inattuale e si evidenzia la necessità di indire una nuova consultazione popolare, non solo perché mutato il corpo elettorale, ma anche per la recente petizione popolare che ha raccolto in pochi giorni 1043 firme contrarie al passaggio.

«Questa volta, rispetto a quanto accaduto per i sette Comuni della Valmarecchia, il Consiglio regionale ha preso una posizione chiara e determinata. La mozione è stata votata da tutta la maggioranza e da una parte dell’opposizione – dichiara Biancani – Il fatto nuovo che ci ha spinto a presentare questo atto di indirizzo è stata la forte manifestazione di volontà arrivata dai cittadini attraverso la petizione. Questa mattina, prima della seduta, abbiamo incontrato, con i rappresentanti di tutti i gruppi consiliari, i promotori e tra di loro ci sono anche persone che 12 anni fa sostennero il cambio di regione. Conoscono il territorio e sono consapevoli che nei comuni passati in Emilia Romagna non sono state mantenute le promesse fatte durante la campagna referendaria. Inoltre, già oggi non hanno difficoltà ad accedere ai servizi scolastici e sanitari di entrambe le regioni e temono che la secessione porti a un peggioramento».

La petizione è stata trasmessa al Senato, dove prosegue l’iter della proposta di legge dopo il via libera della Camera dello scorso 13 marzo. «I problemi non si risolvono cambiando i confini, dividere il Montefeltro è controproducente e anacronistico – prosegue Biancani – Le ripercussioni sarebbero complesse e costose. Il tema vero è il confronto con queste comunità e con le amministrazioni, per mettere insieme i servizi, per razionalizzarli, per renderli più accessibili ed efficenti. In un contesto economico e amministrativo in cui si parla di macro-regioni, di condivisioni gestionali e di fusione dei Comuni, la logica del trasloco è fuori dal tempo. Sarebbe uno spreco di energie e di risorse che potrebbero essere impiegate per rafforzare la collaborazione tra le due Regioni e migliorare la qualità dei servizi. In questa direzione si rivolge l’impegno della Giunta a concludere quanto prima con l’Emilia Romagna un accordo per il trasporto sanitario».

La mozione è stata sottoscritta dai consiglieri Biancani, Urbinati, Marconi, Rapa, Busilacchi, Giacinti, Traversini, Talè, Minardi, Mastrovincenzo e Cesetti

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