Supercoppa Sammarinese: Ricchiuti porta La Fiorita al trionfo e al primato

LA FIORITA – TRE PENNE 1-0

LA FIORITA (4-3-3): Vivan; Mezzadri, Olivi, Di Maio, Rinaldi; Righini, Loiodice, Amati (dal 61’ Mottola); Hirsch, Chiurato (dal 67’ Castellazzi), Ricchiuti (dall’ 84’ Pancotti). A disposizione: Stimac, Michelotti. Allenatore: Alberto Manca.

TRE PENNE (4-3-3): Migani; Cesarini, Genestreti, Palazzi, Merendino; Gasperoni, Patregnani (dall’88’ Calzolari), Gai; Cibelli (dal 61’ Chiaruzzi), Angelini, Marigliano (dall’ 86’ Amadei). A disposizione: Lanzoni, Ceccarini, De Marini, Zafferani. Allenatore: Luigi Bizzotto.

 

Arbitro: Luca Barbeno

Assistenti: Francesco Lunardon e Laurentiu Ilie

IV Ufficiale: Luca Zani

Espulsi: Zafferani

Rete: 58’ Ricchiuti


La Fiorita si fa bastare un solo gol – quello messo a segno da Adrian Ricchiuti al 13’ della ripresa – per battere il Tre Penne e rimettere in bacheca una Supercoppa che in casa gialloblù mancava dal 2012 (l’anno a partire dal quale porta questo nome), ma anche per diventare la squadra più vincente nell’albo d’oro della competizione: considerando i tre successi ottenuti quando si chiamava Trofeo Federale e le due Supercoppe, infatti, la squadra di Alberto Manca sale a quota 5 titoli, staccando Tre Fiori, Libertas e lo stesso Tre Penne, fermi a 4.

Il primo acuto della gara è proprio de La Fiorita, con Hirsch che parte in percussione centrale e dal limite dell’area conclude spedendo la palla a fil di palo. La risposta del Tre Penne è affidata al mancino in corsa di Angelini, che, servito in profondità dal proprio capitano Gasperoni, conclude fuori dallo specchio della porta.

Sull’altro fronte è sempre Hirsch la peggiore spina nel fianco per la retroguardia di Bizzotto; al 20’ il suo traversone da destra, sporcato, arriva sul piede di Amati, che opta per la soluzione al volo sparando alle stelle. È un buon momento per La Fiorita, che un minuto dopo torna a farsi pericolosa con Righini, il quale, contrastato, non riesce a deviare in rete il pallone proposto a centro area da Ricchiuti.

Il Tre Penne si rivede in avanti con due offensive firmate Cesarini: nel primo caso il terzino della squadra di Città e della Nazionale fa tutto da solo esplodendo un mancino da fuori area su cui Vivan va in presa sicura; nel secondo, invece, pennella da destra un traversone su cui Angelini si esibisce in uno dei piatti forti del repertorio, la rovesciata: applausi per lui ma palla a lato, anche se non di molto.

Nel finale La Fiorita torna a spingere. Al 41’ Amati fallisce una sorta di rigore in movimento – col disturbo decisivo di Genestreti  – sul traversone basso proposto dal solito Hirsch. Tre minuti dopo, Di Maio salta più in alto di tutti sulla punizione calciata al centro dell’area da Righini: palla alta.

Nel corso dell’intervallo nessuno dei due tecnici mette mano al proprio undici titolare. L’inizio di frazione non è scoppiettante, ma al 55’ La Fiorita trova la via del gol con Hirsch, altruisticamente servito da Chiurato che era sfuggito ai radar difensivi biancoazzurri: peccato, però, che l’ex Folgore fosse davanti alla linea del pallone – questa la valutazione del secondo assistente –  al momento dell’assist. Di conseguenza la rete viene invalidata, tra le proteste degli uomini di Montegiardino.

Tuttavia la rabbia de La Fiorita dura poco. Passano tre minuti, infatti, e Hirsch si produce in una altra scorribanda sulla corsia destra, e dopo essere penetrato in area apparecchia centralmente per Ricchiuti, il quale non ha difficoltà nel gonfiare la rete. Questa volta non ci sono macchie nell’azione e La Fiorita può festeggiare il vantaggio.

Ci sono le proteste biancoazzurre, invece, sulla conclusione che Gai esplode al 70’, sporcata da un difensore gialloblù – a dire del Tre Penne – con un braccio. Sull’altro fronte si accendono gli animi per l’intervento a gamba alta che compie Migani nel tentativo di fermare Castellazzi, peraltro pescato in fuorigioco. Qualche scintilla fra i due, risolta dall’ intervento del direttore di gara, che sceglie di ammonire entrambi.Nel frattempo Gasperoni aveva provato il gol a sensazione con un pallonetto dalla media distanza che non aveva sorpreso Vivan.

All’80’ Chiaruzzi – entrato nel frattempo al posto di Cibelli – riesce a crossare dal lato sinistro trovando al centro dell’area Cesarini, che sbuca all’altezza del dischetto ma non risce a dare il necessario veleno alla propria conclusione. All’86’ è invece Gai a disperarsidopo aver esploso un destro al volo da buona posizione ma difettoso a livello di coordinazione.

Nel recupero Angelini svetta su calcia d’angolo ma non incorna nella maniera voluta. È l’ultimo acuto da parte di un Tre Penne che pochi secondi dopo, al fischio finale del signor Barbeno, deve rassegnarsi: dopo due successi consecutivi il titolo stavolta va a La Fiorita, che, forte dei trionfi ottenuti lo scorso anno in Coppa Titano e in campionato, può festeggiare di diritto il “triplete”.

 

da: FSGC

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