Il Cippo e il Carpegna con una ruota sola, in soli 30 minuti: impresa da record! Il Magico Tempe in memoria del "Pirata"

 

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Temperato mentre rimuove la ruota anteriore

CARPEGNA  –  Ieri (domenica 7 maggio) l’atleta Simone Temperato (Magico Tempe), cicloman autore di scalate sulle montagne più famose d’Italia con una sola ruota, ha messo la propria firma anche sul Carpegna, che si conferma ancora una volta come una delle mete di riferimento per le due ruote: ha raggiunto in 30 minuti e 47 secondi la vetta del Carpegna su una sola ruota. La manifestazione è stata organizzata da “I Mufloni Racing Team” di Fossombrone e da Miscela Sportiva, in collaborazione con il Comune di Carpegna, la Pro-Loco e il Parco Naturale Sasso Simone e Simoncello: «E’ una manifestazione unica nel suo genere – dichiara Daniele Foschi, presidente de “I Mufloni Racing Team” – che abbiamo pensato bene di portare a Carpegna per omaggiare il grande Marco Pantani».

L’impresa, unica nel suo genere e seguita da un numeroso seguito formato da decine di ciclisti e semplici appassionati , ha visto l’atleta salire dalla località “Le terrazze” fino alla vetta dell’omonimo monte, rigorosamente impennando con una bici da strada priva della ruota anteriore. A dare valore aggiunto alla sfida, è stato il tempo di tutto rispetto utilizzato per scalare i 22 tornanti e i 530 metri di dislivello dal punto di partenza a quello di arrivo. Arrivato sulla vetta, Temperato ha poi cambiato bici passando ad una mountain bike senza ruota anteriore e senza forcella e via per il ritorno in discesa con arrivo davanti al monumento dedicato all’indimenticato e indimenticabile “Pirata”.

«E’ stata dura –  ha commentato a caldo l’atleta bassanese – perché la salita ha pendenze importanti che sfiorano il 20% e a differenza delle grandi salite delle Alpi, qua in pochi chilometri c’è tanto dislivello e tanti tornanti, senza la possibilità di lasciare mai le mani dal manubrio e quindi senza possibilità di rifornirsi. La parte in discesa è stata meno faticosa sul lato fisico ma peggiore dal punto di vista tecnico perché con il sole che penetrava nel sottobosco ho avuto anche problemi di visibilità nel passaggio da zone di sole a zone d’ombra. Questo mi ha un po’ rallentato nella discesa e non ho mai superato i 25/30 kmh». Simone Temperato mette così in bacheca un’altra storica salita del ciclismo, dopo aver scalato su una sola ruota vette memorabili come lo Stelvio, lo Zoncolan, i grandi passi dolomitici e le tre cime di Lavaredo. Come dichiarato dallo stesso Temperato, oggi però la scalata aveva un sapore particolare perché «è ancora più emozionante scalare le salite in cui si allenava Marco Pantani, a cui va la dedica di questa impresa».

Doveva essere presente la madre di Pantani per le premiazioni, ma per altri impegni non ha potuto partecipare

Per concludere l’atleta estremo ha raggiunto, saltando sugli scalini, il monumento in pietra dedicato a Sandro Italico Mussolini. Poi un bel rinfresco per tutti.

 

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