L’Ospedale di Stato di San Marino non rifiuta le cure a nessuno

—  Repubblica di San Marino  |  comunicato stampa

In merito all’accusa di rifuto di soccorso per l’incidente stradale avvenuto sabato scorso in territorio italiano in prossimità del confine con San Marino e al successivo clamore mediatcoo per ciò che concerne le gravi affermazioni rilasciate dal dottor Nardella del 118 di Pesaro-Urbino, l’Istituto per la Sicurezza Sociale dichiara che la Repubblica di San Marino non attua alcun “apartheid sanitaria e umanitaria”o come confermano le molteplici occasioni in cui le ambulanze sammarinesi sono intervenute al di fuori dei confini di Stato e il fato che mai sia stato rifiutato un paziente di qualunque nazionalità o trasportato da 118 italiani all’ospedale sammarinese.
Esiste un Accordo di intesa siglato tra la Repubblica di San Marino e la Regione Marche “concernente la collaborazione sanitaria” tra le due realtà contigue o che regolamenta le modalità di richiesta e fornitura delle prestazioni ospedaliere e ambulatoriali compreso l’accesso al Pronto Soccorso.
Da sempre al di là di regolamenti e procedure sono stati molteplici i pazienti italiani delle regioni limitrofe e non solo che sono stati trasportati al Pronto Soccorso di San Marino e comunque mai sono state rifiutate le prestazioni e le cure del caso da parte dell’ospedale sammarinese.

Nella vicenda specifica la sequenza dei fatyi la seguente:
1) La Centrale Operativa del 118 di San Marino informata dalla Centrale Interforze di un incidente nei pressi del confine di Montelicciano ha subito contattato la Centrale Operativa di Pesaro per sapere
se fosse a conoscenza dell’incidente.
2) Da Pesaro i stato risposto che era già in atto un loro intervento di soccorso.
3) In una successiva comunicazione tra le due Centrali Operative veniva segnalata la richiesta di trasporto della paziente a San Marino.
4) Il 118 di San Marino in quanto non si trattava di codice rosso chiedeva la nazionalità della paziente in ragione del fato che tende ad assistere i suoi cittadini nella propria struttura a esclusione del percorso legato al trauma center di cui la Repubblica èi sprovvista e quindi indipendentemente dalla nazionalità dei paziento li invia ai centri di riferimento specializzato nel trauma.
Rispetto all’evento sono comunque in corso ulteriori analisi e verifiche dei fatti accaduti. Si evidenzia inoltre che la paziente non i mai transitata o giunta in Pronto Soccorso di San Marino
altrimenti sarebbe stata regolarmente assistita.
Infine si precisa che le relazioni e la crescente collaborazione con la Regione Marche per lo scambio di
prestazioni sanitarie sono reciprocamente soddisfacenti e in via di continua implementazione e sviluppo.

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