Il Comitato Pro Ospedale di Cagli esprime la propria preoccupazione per il ridimensionamento della struttura

CAGLI  –  Il Comitato Pro Ospedale in occasione dell’incontro con il Direttore di Area Vasta 1 Dr. Fiorenzuolo Giovanni, il Direttore del Distretto di Cagli Dr. Magnoni Romeo ed il Consigliere regionale Traversini ha espresso forte preoccupazione per la situazione in cui versa l’oramai Casa della Salute “Celli di Cagli”.
Il ridimensionamento della struttura con posti letto extra ospedalieri, e Punto di Accoglienza Territoriale (PAT), ove la figura preminente rimane quella dell’infermiere professionale e non del medico creano decisamente apprensione nel Comitato come nella cittadinanza.

Il tutto in esecuzione di una riforma sanitaria che è avvenuta, sulla base di disposizioni statali e regionali, in tempi troppo veloci e situazioni poco chiare, spesso in carenza di atti amministrativi che ne definissero chiaramente i percorsi. Riordino che sicuramente, comporta una rivoluzione culturale nell’approccio con una sanità in cambiamento, alla quale non sembrano pronti ne’ gli operatori sanitari ai vari livelli, né i cittadini. Cittadini sempre piu’ spaesati e fragili nei confronti di una sfera della propria vita dalla quale è quanto mai necessario, invece, ricevere certezze e rassicurazioni: la sanità, il diritto alla salute. Diritto universale e costituzionalmente garantito.

Il Consigliere Traversini ha illustrato il suo progetto, concordato da mesi, a quanto riferito, con il governatore Ceriscioli, che per la struttura sanitaria di Cagli prevede l’ingresso convenzionale del privato e la garanzia di alcuni servizi, altrimenti soppressi, a parità di costi. Progetto al momento da costruire ed ancora non definito da atti amministrativi. 

Il Comitato ha sottolineato la diffusa preoccupazione dell’efficacia di un servizio sanitario affidato al privato, seppure in convenzione ed ha ribadito le situazioni di criticità che persistono nel nostro ex ospedale, evidenziando tutte le carenze, in particolare nell’ambito dell’emergenza – urgenza e della dislocazione ed adeguatezza dei mezzi di soccorso. Carenze presenti anche nell’ospedale di Urbino, ormai di riferimento per le nostre aree interne. Sono tristemente note le storie di pazienti che non trovano posti letto e che quindi vengono spostati da una vallata all’altra, in cerca di una struttura ospedaliera che possa accoglierli. Come sono note le lunghe ore di attesa che i pazienti devono subire nel Pronto Soccorso urbinate. 

Infine, è stato richiesto, al Dr. Fiorenzuolo, il coinvolgimento del Comitato nelle scelte che riguardano la salute dei cittadini, come previsto da apposita legge regionale, disciplinate tra l’altro, anche il diritto di partecipazione dal basso. 

Il Comitato Pro Ospedale di Cagli continuerà a vigilare costantemente le scelte che riguardano la sanità e il diritto alla salute dei nostri territori, anche con una presenza nelle strutture.

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