Cantiano: Venerdì Santo con la tradizionale Turba. Il programma completo Iniziato da giorni il conto alla rovescia, tutto il paese vive l’effervescenza dell’attesa.

— CANTIANO

Le “costumiste” rispolverano il prezioso materiale di scena e passano le loro serate a preparare l’outfit di ogni soldato, cavaliere o sacerdote.
Le “sarte” hanno ormai dato gli ultimi ritocchi ai nuovi costumi confezionati.
La regia e i personaggi passano le fredde serate sui palchi “a fare le prove”, mentre tutto un piccolo mondo cantianese ha il coraggio di uscire di casa dopo cena per aver un avangusto di quello che è il momento più importante del paese, la TURBA.
E non mancano all’appello i ragazzi che si attivano a scuola con laboratori didattici sul tema “Turba”

Nell’attesa di celebrare la passione, morte e resurrezione di Gesù, un paese si trasforma in una piccola Gerusalemme

Da alcuni giorni il paese di Cantiano è in piena metamorfosi.
Nei pressi dei giardini pubblici si sta allestendo il Cenacolo, luogo deputato all’istituzione dell’Eucaristia, ma anche del tradimento e della cattura del Cristo.
Nell’ampia Piazza Luceoli sono state innalzate le strutture che rappresentano il Tempio dei Sacerdoti, il Pretorio romano e la Reggia di Erode: il palcoscenico sul quale centinaia di persone faranno la loro comparsa e interpreteranno le scene del processo e della condanna.
L’ultima scena, la salita al Golgota, sfrutterà al meglio la morfologia della collina sopra il paese con i ruderi della rocca medievale. Qui avverrà la fiaccolata finale, l’epilogo scandito da una processione di figuranti illuminata da centinaia di torce che rischieranno il buio della notte.
L’annuncio della risurrezione e l’omaggio al Gesù morto da parte dei personaggi e dei fedeli che ad essi si sono aggiunti, all’interno della chiesa Collegiata, concluderanno la serata.

Novità edizione 2019

Lo scorso 13 aprile 2019 è stato inaugurato il Museo della Turba, realizzato grazie a contributi provenienti dal Progetto “Asili d’Appennino”/ Strategia Nazionale Aree Interne di cui l’Unione Montana Catria e Nerone, a cui appartiene Cantiano, è capofila. Lo spazio espositivo è interamente dedicato alla comunità cantianese che, nei secoli, ha tramandato la tradizione del Venerdì.

Storia della Turba, in breve

La Turba, trae origine da quei movimenti popolari di invocazione alla pace sostenuti dagli ordini mendicanti (francescanesimo) che si diffusero fra le regioni Marche ed Umbria intorno alla metà del sec. XIII. Anche Cantiano, posto a cavaliere della via Flaminia, accolse la “turba” di penitenti che, accompagnati dai canti del “miserere”, procedevano nella sofferenza e nella redenzione flagellandosi e implorando la pace.
Si formò così in paese la Compagnia dei Disciplinati di S. Croce che, al fine di tramandare la devozione, si rifece al supremo esempio di penitenza e sacrificio: la Passione e Morte del Cristo. Divenuta nel 1427 per volontà di San Bernardino da Siena Compagnia del Buon Gesù, ogni anno eleggeva “mazzieri e soprastanti la processione del Venerdì Santo” il cui compito era quello di organizzare una imponente processione con personaggi del vecchio e nuovo testamento.
La Processione del Venerdì Santo con Turba si sviluppò e attraversò i secoli mutando l’ordine e la composizione dei personaggi che ne facevano parte, ma sempre mantenne quel carattere di religiosità popolare dalla quale aveva avuto origine.
Nel 1938, con il dissolvimento della Compagnia del Buon Gesù e la costituzione della Società Turba, si ebbe l’innesto di elementi teatrali sull’originaria processione, trasformando l’intero nucleo abitativo in un’enorme scena all’aperto. La parola sostituì la mimica e la recitazione dei passi salienti del Vangelo rese più immediata la comprensione dei fatti narrati.

IL PROGRAMMA
Ore 05:00 – Centro storico. Risveglio al suono delle “battistrangole” curato dagli incappucciati
Ore 05:30 – Chiesa Collegiata. Inizio della tradizionale “Visita delle Sette Chiese”
Ore 15:30 – Chiesa Collegiata. Azione liturgica della Passione del Signore
Ore 16:30 – Chiesa Collegiata. Suono dei “33 rintocchi” e processione, curata dagli incappucciati, del Cristo Morto e della Madonna Addolorata dalla Chiesa Collegiata a quella di S. Ubaldo
Ore 20:00 – Per le vie del paese. L’attesa – introdotta dalla figura di Diogene e discepoli, con laudi e canti tradizionali sui sagrati delle chiese
Ore 20:45 – Piazza Luceoli. Congiura e tradimento di Giuda
Ore 21:00 – Parco della Rimembranza. Ultima Cena
Piazza Luceoli. Momento di vita ebraica
Ore 21:45 – Piazza Luceoli. Processo e condanna
Ore 22:30 – Con inizio da Piazza Luceoli. Ascesa al Calvario
Ore 23:00 – Colle S. Ubaldo. La Resurrezione
Ore 23:30 – Sfilata finale dei personaggi verso la Chiesa Collegiata

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