Rimini: grande successo per “Natura e Desiderio di Infinito”, l’evento dedicato a Giacomo Leopardi

—  RIMINI

Grande successo di pubblico, lo scorso lunedì 10 luglio, per l’evento ‘Natura e Desiderio di Infinito’ organizzato alla Corte degli Agostiniani di Rimini, gremita all’inverosimile, e dedicato a uno dei più famosi e apprezzati poeti e letterati italiani di sempre,Giacomo Leopardi. Alla serata hanno preso parte due pesi massimi della cultura italiana contemporanea: Il letterato Antonio Prete, uno dei principali esperti internazionali di Giacomo Leopardi, e il fisico di fama mondiale Carlo Rovelli.

L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza e ideato dalla Biblioteca Gambalunga, è stato realizzato in collaborazione e con il contributo di SGR per la Cultura, l’iniziativa con cui Gruppo Società Gas Rimini contribuisce alla crescita socioculturale del territorio in cui opera, nell’ambito del progetto Conoscere le scienze della “Rimini High School Summer Camp” del Liceo Scientifico A. Einstein di Rimini, che quest’anno si intitola “La luce: fonte di energia, messaggera dell’Universo”.

A condurre la serata dedicata al pensiero del poeta e filosofo di Recanati, di cui ricorre quest’anno il 180° anniversario della morte (14 giugno 1837), è stata la giornalista Valeria Cicala, che ha moderato gli interventi dei due ospiti, intervallati dalle letture dell’attrice Isadora Angelini, alla scoperta di un poeta e pensatore rivoluzionario, fra i maggiori dell’Occidente moderno.

Carlo Rovelli, che ha scelto di far precedere il suo intervento dalla lettura del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, ha incantato il pubblico, tra cui molti studenti, con un’interrogazione di senso che ha mostrato un Leopardi attento a tutto ciò che esiste, dagli animali alle piante, fino ai pianeti e alla luna, che non cessa di desiderare di cogliere “l’infinito possibile della vita, e per questo alza lo sguardo oltre ogni siepe”. Un’interrogazione in cui più volte lo stesso fisico si è ‘messo a nudo’, condividendo con i quasi 800 presenti vari episodi della propria vita e del proprio percorso formativo verso la maturità intellettuale.

Antonio Prete, a cui va il merito della definitiva codificazione dell’unità di pensiero poetico e filosofico degli scritti leopardiani, ha invece commentato L’infinito, dando forma a una vera e propria lectio magistralis del capolavoro del Leopardi e facendo risaltare con enfasi la forza con cui il poeta di Recanati cerca di sconfiggere o risarcire l’irreversibilità del tempo. «Un confronto fra la finitezza dell’uomo e l’infinito dichiarato insostenibile, e tuttavia messo in scena».

La raffinate immagini dell’artista Maurizio Giuseppucci hanno scandito due momenti della serata, che si è conclusa con il contributo musicale del Piccolo Ensemble Liceo Einstein diretto da Davide Tura. Sullo sfondo del Chiostro degli Agostiniani, alta in cielo, una splendida e leopardiana luna piena.

 

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