#Sanremo2017: il significato della canzone “Vietato morire” di Ermal Meta

Qual è il significato del testo di Vietato Morire, canzone di Ermal Meta piazzatasi terza al Festival di Sanremo? Cerchiamo di farne un’esegesi analizzandola parola per parola. Ne vale la pena, perché anche se noi l’abbiamo stroncata musicalmente, fin dall’inizio abbiamo elogiato la profondità del testo.

Innanzitutto identifichiamo il contesto: quello che parla è il figlio di un padre che picchia lui e sua madre, e che già dalla prima strofa si rivolge a lei, della quale ricorda la collana con la pietra magica che gli aveva regalato e la necessità di crescere in fretta per proteggerla.

Una frase è emblematica e forse costituisce la parte più bella del testo: la mamma dice al figlio “Figlio mio ricorda: L’uomo che tu diventerai non sarà mai più grande dell’amore che dai“. Insomma l’insegnamento è che la violenza ricevuta non cambia il fatto che solo l’amore conta e rende grande un uomo.

E qui si inserisce anche l’altro passaggio cardine del testo: “Ricorda di disobbedire perché è vietato morire”. Qui il significato lo ha spiegato lo stesso Ermal Meta in diverse interviste. Bisogna disobbedire alla violenza, ovvero rifiutarla anche se questo è l’insegnamento che si riceve dal proprio genitore, come in questo caso.

La seconda parte ha più vie interpretative. Vietato Morire – che è anche il titolo del brano – è il risultato della disobbedienza alla violenza, ovvero solo chi non accetta la violenza non muore dentro. Potrebbe esserci anche un’interpretazione più banale, ovvero che la violenza porta morte e per questo va rifiutata. Ma alla fine l’essenza è la medesima.

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